STELLA

UNA STELLA CHE BRILLA NEL CIELO, UNA DELLE TANTE, MA NON ESPRIMETE DESIDERI, NON E' UNA STELLA CADENTE..E' UNA STELLA CHE CERCA LA LUCE PER CAPIRCI QUALCOSA IN QUESTO STRANO PIANETA, UNA STELLA ALLA RICERCA DELLA VERITA', O PERLOMENO CI PROVA , MAI DISPERARE...

24 novembre 2005

Ho ricevuto questa e-mail, che volentieri pubblico, a dopo eventuali commenti.

Un metalmeccanico in Tv ogni 317 vescovi (e mezzo)

Andrea Milluzzi (Liberazione)

Quarantasei ore e mezza. Ecco quanto tempo i politici di tutti i partiti italiani hanno parlato nei principali Tg della Rai, di Mediaset e de La7 dal 1 aprile al 1 novembre 2005. Negli stessi sette mesi, lo ricordiamo, ai metalmeccanici in lotta sono stati riservati poco più di 12 minuti. Come dire, politica batte lavoro 232 a 1. Ma in questa classifica c'è unoutsider, tanto presente nel palcoscenico pubblico da diventare un'abitudinea cui magari non facciamo neanche più caso: il clero. Tra gennaio e maggio di quest'anno, ultima rilevazione effettuata dal Centro d'ascolto dell'informazione radiotelevisiva, gli esponenti del Vaticano sono apparsi in Tv per ben 63 ore e mezza. Sul Tg1 e Tg2 Navarro Valls et similia hanno superato Forza Italia, Ds e Margherita messi insieme (34, 76% contro il 32,72% del tempo totale a disposizione); più grande ancora la forbice nel Tg2, dove il rapporto arriva a 41, 53% contro 33, 42%; mentre sul Tg3, sebbene restino i soggetti più presenti (23, 6% del totale), i prelati non riescono a battere i politici.Si potrebbe pensare che questo paragone sia influenzato dal periodo di campagna elettorale per il referendum sulla fecondazione assistita, ma i dati del centro di ascolto fugano ogni dubbio: nello stesso periodo del 2004 il minutaggio era praticamente identico. Però in questa ottica c'è un dato curioso che merita di essere sottolineato: nella classifica dei cattolici presenti in Tv sono spariti personaggi come Carlo Maria Martini (il vescovodi Milano non proprio schiacciato sulle posizioni della Cei), all'83esimoposto con un minuto e mezzo di celebrità, o Angelo scola, pro-fecondazione,che scivola al 34° posto.Allora, ricapitolando: ogni 120 visioni di Berlusconi in Tv apparirà un metalmeccanico, che però poi deve aspettare che passino anche 232 altri politici e ben 317 vescovi e mezzo. Proprio vero, la pazienza è la virtù dei forti.C'è poi un altro interlocutore dei giornalisti che interessa eccome ai metalmeccanici: il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo,contraltare dei sindacati (anche se non in prima persona) nella vertenzacontrattuale. Sempre secondo i dati del centro d'ascolto - che dal 1994 effettua per conto del garante per l'editoria il monitoraggio sulle campagne elettorali e sul rispetto della par condicio - Montezemolo ha avuto dirittodi parola nei Tg per poco meno di 27 minuti, più del doppio delle tute blu.Sarà quindi molto interessante vedere come si comporteranno i giornalisti televisivi, del servizio pubblico e non, nelle prossime settimane, quelle che, in teoria, dovrebbero mettere la parola fine alle trattative per il rinnovo del contratto. Lo hanno detto ieri sia il leader della Cisl, SavinoPezzotta, che il vice presidente di Confindustria, Alberto Bombassei: «Ci auguriamo di chiudere entro l'anno».Comunque, continuando a scorrere le classifiche dei politici si possono trovare simpatici dettagli. Per esempio, gli Indipendenti, coloro cioè che parlano ma non appartengono a nessuno partito, hanno trovato asilo nel tubocatodico per 27 minuti, molto più delle tute blu. E alzi la mano chi sarebbe in grado di dire chi siano, tutti questi indipendenti. La graduatoria assoluta, come era prevedibile, la vince Forza Italia, fortissima nel Tg4(dove nessun'altra forza può anche solo pensare di avvicinarsi alla sua ora e mezza scarsa) e nel Tg1 (un'ora e sei minuti). Il Tg2 invece se locontendono quasi alla pari An, Forza Italia e i Ds, che invece stravincono nel Tg3 e anche, con un gap minore, nel Tg5. Rifondazione comunista infine,trova più spazio nel Tg3 (quasi 20 minuti), mentre per StudioAperto praticamente non esiste: solo 7 secondi in 7 mesi.Questa è la routine televisiva dei telegiornali, poi ci sono tutte le altre trasmissioni di approfondimento. Ed è qui che Papa, vescovi e preti raggiungono il top. A Porta a Porta 74 vescovi contro 31 azzurri di Forza Italia, primo fra i partiti; a UnoMattina 131 presenze di ecclesiastici su 232 ospiti politici (più della metà quindi), a La Vita in Diretta, 62cattolici su 77. E così via, a testimoniare l'invadenza dei cattolici,almeno fisicamente se non ideologicamente, nella grande piazza mediaticad'Italia.

1 Comments:

  • At 17:19, Blogger informatore said…

    Dati preoccupanti, grazie per l'informazione. Sinceramente mi preoccupa più la presenza di Forza Italia che dei cattolici, sebbene le due cose sommate siano inaccettabili!

     

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